Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:   821A Complicazioni:  data
Diametro cassa:  43,00mm Spessore cassa:  13,00mm Diametro vetro:  33,50mm Larghezza tra anse:  22mm
Da ansa ad ansa:  50mm Impermeabile:  50m Peso :  74g Acquistato da:  Ebay

 

8/8/17

Mi stupisco da solo per quanto riesca a mantenere la rotta intrapresa. Anche in passato ho compilato delle liste di orologi da acquistare che dopo un po' venivano regolarmente disattese. Pare che, almeno per il momento, riesca a mantenere gli impegni presi sulla linea delle copie/hommages.

Questa volta è arrivato un altro Debert, una copia del Blancpain Bathyscaphe. L'originale è il fratello più piccolo e meno famoso del Fifty Fathoms, una riedizione moderna di un diver storico. Questo esemplare era nella lista, ma non nelle prime posizioni. Grazie alla solita asta ha scavalcato altri modelli per ora proposti solo a prezzo pieno.

Rispetto all'originale le leggere differenze, a parte marchi e scritte, stanno nello sfondo bianco e testo nero della finestrella della data con colori invertiti, più piccola e spostata verso il centro, negli indici a bicchierini delle ore più piccoli, nella perlina a minuti 60 sulla ghiera più grande e non inscritta in un quadrato e nelle dimensioni dei numeri e degli indici sulla ghiera, più grandi e di un bianco più vivo.

Come al solito è arrivato all'interno di un box in polistirolo avvolto in abbondanti fogli di plastica a bolle in perfette condizioni. Niente etichette, istruzioni o garanzia, ma solo una protezione trasparente per il fondello.

Il diametro è quello ideale per il mio polso, lo spessore non è eccessivo, ma sul polso rimane leggermente rialzato lateralmente a causa della scarsa curvatura delle anse verso il basso.

L'aspetto è decisamente minimalista e solo la ghiera graduata in minuti con numeri arabi ogni 15 introduce il sospetto che si tratti di un diver. Il quadrante grigio scuro con effetto soleil è molto bello. Gli indici sono riportati con bordo inox, trapezoidali a ore 3, 6, 9 e 12, e a bicchierini per le altre ore. Le lancette di ore e minuti della corretta lunghezza, abbondantemente ricoperte di vernice luminescente, sono a bastoni con una sottile punta finale. La lancetta dei secondi a forma di lecca-lecca ha la punta dipinta in rosso e il lume sulla pallina. Grazie al contrasto la leggibilità è ottima. Poche le scritte, marchio e modello a ore 12 e la scritta AUTOMATIC a ore 6. Copre il tutto un vetro appena appena bombato in zaffiro senza trattamento antiriflessi.

La carrure è tutta spazzolata, con un'ottima finitura che non lascia intravedere il minimo segno di lavorazione. La scarsa curvatura delle anse lascia l'orologio un po' galleggiante sul polso. La corona, con una D maiuscola come logo, non è a vite, ma a scatto.

Il fondello di forma dodecagonale è in acciaio inossidabile con la parte centrale trasparente che permette di vedere il movimento Miyota 821A, ormai assieme all'8215 uno standard per questo tipo di orologi.

Il cinturino in nylon stampato tipo tela è foderato internamente in pelle e si addice perfettamente all'orologio. Peccato per la fibbia lucida in contrasto con tutto l'orologio spazzolato che tra l'altro sembra cromata e non in acciaio inox.

Al mio polso è della misura perfetta.

Il suo cinturino non è male, ma lo vedrei bene con uno Zulu in grigio.

Il grigio gli sta proprio bene, ma la ferramenta dello Zulu lo appesantisce notevolmente. Provo a trasformare il cinturino da 5 anelli a 3 tagliando via la parte doppia con i due relativi anelli. Oltre ad alleggerire l'insieme ottengo anche il vantaggio di abbassare l'orologio sul polso. Inoltre non essendoci più il fermo a ore 6 l'orologio può essere spostato più in basso con il risultato di posizionare la fibbia e l'altra ferramenta sotto il polso e non a lato, alleggerendo visivamente il tutto.

La luminescenza, come al solito, è piuttosto scarsa, cosa che, come al solito, non mi preoccupa.

Mi piace molto l'abbinamento col grigio dello Zulu e penso che in futuro gli cercherò un cinturino grigio in pelle. Nel frattempo faccio un'altra prova, questa volta con un Nato nero che è una combinazione molto diffusa sull'originale. E anche qui sta bene.

Un altro tentativo in previsione dell'inverno: un cinturino in pelle marrone stampa cocco. Il risultato non è male, praticamente lo trasforma da moderatamente sportivo a moderatamente elegante.

21/8/17

Ormai ho una discreta collezione di bracciali in acciaio inox così che talvolta riesco a trovarne uno con finali curvi che vada bene per un orologio diverso. Stavolta sono riuscito a montare quello del Pagani Design crono sul Bathyscaphe e il risultato mi sembra positivo.

 
 

2/4/18

Questo cinturino grigio in morbida pelle scamosciata traforata l'ho preso apposta per lui. È molto confortevole ed esteticamente mi pare perfetto

Conclusioni:

E' uno dei diver più eleganti che io abbia mai visto. Niente toni muscolari, ma una linea minimalista evidenziata dal contrasto tra le forme minute dei particolari e la grandezza dell'insieme. Materiali di qualità, acciaio, zaffiro e ceramica ben trattati abbinati ad un movimento affidabile, preciso e di facile manutenzione. Il bellissimo quadrante soleil va ammirato alla luce del sole sotto la quale cambia continuamente, e sarebbe un vero peccato portarlo, anche se la sua impermeabilità lo permettesse, nelle buie profondità marine.

La linea non è originale? Ma è proprio per questo che mi piace. E comunque penso che ci vuole un appassionato competente per risalire al modello di cui è la copia. Per la maggior parte delle persone può passare benissimo per una soluzione originale.

Pro e Contro

PRO
Cassa in acciaio inossidabile ben rifinita
Vetro zaffiro
Inserto ghiera in ceramica
Movimento automatico affidabile e preciso Miyota
Ottima leggibilità
Linea elegante e discreta
Bellissimo effetto soleil del quadrante
 

CONTRO
Impermeabilità ridotta
Luminescenza scarsa