Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:  46943 Complicazioni:  data, giorno
Diametro cassa:  44,50mm Spessore cassa:  13,30mm Diametro vetro:  32mm Larghezza tra anse:  22mm
Da ansa ad ansa:  51,50mm Impermeabile:  200m Peso:  94g Acquistato da:  Ebay

 

3/4/20

Sono arrivato a fare cifra tonda: 10 Orient e mai una delusione. In questi tempi bui fare acquisti in Cina diventa problematico per tutti i disservizi sui trasporti dovuti al coronavirus.  Pertanto ho sospeso gli acquisti nel paese del dragone, ma per ottenere un potente effetto antidepressivo date le circostanze e sfruttando il fatto che a marzo cadeva il mio compleanno, mi sono buttato sugli Orient e dopo Kano e Kamasu sono tornato alle origini. Era da anni che ci pensavo su a un bel Mako XL altrimenti noto come Big Mako.  Un orologio massiccio con un aspetto da vero Orient con nessuna rassomiglianza con i soliti noti.

In effetti è un ritorno alle origini ai tempi del Mako prima generazione. Credo sia l'unico modello della casa che monta ancora il buon vecchio 46943, movimento robusto, ma senza carica manuale e fermo macchina. Mentre Mako e Ray sono stati rinnovati nel movimento perdendo conseguentemente il pulsantino a ore 2 per l'impostazione del giorno, il Mako XL è rimasto inalterato fino ai giorni nostri.

Non mi è chiaro perché sia stato visto come un Mako più grande. Più grande in realtà lo è, ma a parte il marchio ha ben poco in comune con il Mako. Dove quest'ultimo è leggero ed elegante questo è massiccio e sportivo. La soluzione estetica di quadrante e ghiera anch'essa ha ben poco in comune tra i due. Comunque, per chi ama gli orologi piuttosto grandi e di forte presenza, questo è un must.

Cominciamo dal quadrante: il colore è un blu navy piuttosto scuro che in condizioni di scarsa luminosità diventa nero. Sotto la luce riemerge il blu ricreando invece un bellissimo effetto soleil. Sul rehaut compare la scala dei minuti stampata in bianco a sottili barrette rinforzate ogni 5. Gli indici delle ore, applicati con bordo inox e riempiti di vernice luminescente, sono trapezoidali convergenti verso il centro. A ore 12 l'indice è rappresentato da due trapezi rettangoli simmetrici, A ore 3, al posto dell'indice, troviamo la doppia finestrella bordata in bianco della data e del giorno in nero su sfondo bianco. Il giorno è in inglese e tedesco dato che il venditore da cui l'ho acquistato sta in Germania.

Per quanto riguarda logo, marchio e testi ritroviamo la consueta distribuzione presente su Mako, Ray, Kamasu e Kano.

Le lancette di ore e minuti bordate inox con interno luminescente hanno una forma a freccia allungata decisamente personale. La lancetta inox dei secondi riporta un cerchietto luminescente ad un terzo circa dall'estremità . Avrei preferito che tutte le lancette fossero un po' più lunghe.

Il quadrante è protetto da un vetro minerale piatto a filo con l'anello inox della ghiera.

La ghiera, svasata verso l'esterno, è impreziosita da un anello interno in acciaio lucidato, mentre la parte laterale con la sua merlatura lucidata offre una buona presa quando si voglia rotarla. La rotazione unidirezionale compie un intero giro in 120 scatti, precisi e senza giochi. L'inserto in alluminio lucido di un blu più chiaro rispetto al quadrante riporta i minuti in numeri arabi belli grandi per i multipli di 10 mentre ai 5 vi sono delle barrette, I minuti sono riportati con indici più piccoli tra 2 e 14. Particolarità , credo unica di questo inserto, è il numero 60, purtroppo non luminescente, al posto della classica perlina/triangolo.

L'andamento arcuato della carrure permette un buon appoggio al polso. Le superfici laterali sono lucidate a specchio e il passaggio alle superfici superiori delle anse spazzolate è introdotto da una smussatura anch'essa lucidata.

La corona a vite lucida senza logo è protetta da due spallette disegnate in modo da permettere una discreta operatività della corona stessa.

La presenza del vecchio movimento 46943 è tradita dal pulsante a ore 2 per l'impostazione del giorno, che, a differenza del Mako prima generazione, qui non è a vite, pur dichiarando un'impermeabilità di 200m.

La cassa si distingue per le anse ipertrofiche che la fanno sembrare quasi rettangolare.

Anse così grosse, che ricordano quelle del Submariner Super Case, mal si raccordano col bracciale facendolo apparire come un corpo estraneo, effetto aggravato dall'assenza di rastrematura.

Il fondello a vite in acciaio pieno riporta varie informazioni con un'incisione laser talmente leggera da essere difficilmente leggibile. Nel medaglione centrale campeggia il marchio ORIENT che nei modelli più recenti è stato sostituito da quello EPSON con caratteri più discreti.

Il bracciale tipo Oyster è di buona fattura senza alcun bordo tagliente. Lo spessore delle maglie è adeguato con i suoi 3,5mm. I finali sono cavi, ma adattandosi perfettamente alla cassa questo non mi crea nessun problema. Piuttosto, ma questo è una questione di gusto personale, non apprezzo il fatto che il bracciale non sia rastremato. Già di norma Orient utilizza rastremature ridotte (22-20mm), ma qui la larghezza del bracciale alle anse ci accompagna fino alla chiusura appesantendo l'estetica d'insieme.

La regolazione in lunghezza si effettua con i soliti perni a pressione.

La chiusura con dispositivo di sicurezza è stampata con finitura lucida. Non ci sono giochi di sorta e apertura e chiusura si effettuano con la massima facilità .

Non è un orologio per tutti. Il suo diametro, ma soprattutto la distanza da ansa ad ansa, richiedono un polso non troppo piccolo.

Col bracciale suo sta benissimo, ma voglio provare un po' di Nato.

Data la mole forse potrebbe stare meglio con degli Zulu.

Dopo tutto è un diver, perché non provare un cinturino in silicone a fisarmonica. Ho ripescato questo che Steeldive mi aveva mandato in omaggio per i problemi alla corona dello SKX. Il disegno del finale fornisce un piacevole raccordo con le anse. Morbido e confortevole, peccato che sia un ricettacolo di polvere e pelucchi. 

Rovistando nelle scatole dei cinturini ho trovato questo in silicone nero con chiusura deployant e finali curvi che avevo preso sperando si adattasse a qualche hommage Omega purtroppo senza esito positivo. Con scarsa convinzione ho voluto provare e inaspettatamente si è sistemato come fosse stato disegnato apposta per il Mako XL. L'abbinamento formalmente è azzeccato, però non sono un amante dell'accostamento cromatico blu e nero. Vorrei trovare un cinturino così, ma in blu.

Sta bene un po' con tutti, ma per i miei gusti il suo bracciale è la scelta migliore.

Questo Mako XL è ancora un bell'orologio nonostante i molti anni passati dalla sua presentazione.  Gli unici aspetti che ne denunciano l'età sono il movimento, ormai sorpassato per quanto preciso e affidabile, e la luminescenza, non all'altezza di quella delle ultime uscite come Kamasu e Kano.

Conclusioni

Ora che l'SKX è fuori produzione e il Monster attuale incassa movimenti moderni, oltre al Mako XL sono rimasti solo alcuni Seiko economici della serie 5 a montare movimenti senza ricarica manuale e fermo macchina. Eppure indossandolo non si ha la sensazione di avere a che fare con un modello vintage. Il quadrante è ancora molto valido e in fondo è quello che ha ispirato quello del Kamasu con i suoi indici trapezoidali.

Mi piace molto l'anello inox all'interno della ghiera, e forse per quello, ma non solo, mi da l'impressione di essere meglio rifinito rispetto alle ultime uscite come Kano e Kamasu. Anche il controllo qualità sembra fare il suo dovere: niente disallineamenti della ghiera o del rehaut, tutto è perfettamente in ordine. Operare la corona è piacevole e anche riavvitarla non è un'impresa. La ghiera, a differenza dei coevi Ray e Mako, ruota piacevolmente con la giusta durezza in 120 scatti senza il minimo gioco.

L'aspetto massiccio e l'ottima leggibilità, a parte al buio, danno l'idea di un orologio strumentale, ottima scelta per un abbigliamento casual anche se si trova a suo agio, oltre che con il suo bracciale, con un'ampia gamma di cinturini, dai Nato/Zulu a quelli in gomma mantenendo sempre un carattere sportivo. In realtà, non potrebbe essere utilizzato per immersioni, neanche come backup di un computer subacqueo, mancando di una delle caratteristiche essenziali per la categoria: senza la perlina luminosa sulla ghiera è impossibile determinare al buio il tempo trascorso.

Grazie al suo design senza tempo è ancora in listino e si trova in vendita nelle sue varie colorazioni con prezzi altalenanti tra 145 e 220€ . Trovandolo al prezzo più basso è davvero un ottimo affare.

Pro e contro

PRO
Aspetto molto personale
Ottimi materiali e finitura
Ben leggibile in ogni condizione
Affidabile movimento in-house
Notevole accuratezza

CONTRO
Manca carica manuale e fermo macchina.
Luminescenza non all'altezza del resto