Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Quarzo Calibro:  VK64 Complicazioni:  Ore, minuti, secondi cronografici centrali, 24h
Diametro cassa:  44.50mm Spessore cassa:  15,00mm Diametro vetro:  39,50mm Larghezza tra anse:  24mm
Da ansa ad ansa:  53,70mm Impermeabile:  50m Peso:  80g Acquistato da:  Ebay

 

6/5/19

Un'altra asta, un altro candidato e un'altra offerta solitaria. E così è scattato l'acquisto di questo Parnis Radiomir cronografo.

Si tratta di un hommage/copia del Panerai Radiomir 1940 Cronografo quadrante nero. A parte la forma delle anse, la funzionalità del sottoquadrante a ore 3 e gli indici delle ore non ricavate dal sandwich, la copia è abbastanza fedele. Peccato che su questa versione si siano mantenute le lancette del quadrante bianco. La lancetta dei secondi centrali cronografici e quella del sottoquadrante di destra sono purtroppo azzurrate e, se giustamente visibili sul bianco, qui sullo sfondo nero scompaiono tranne che con particolari incidenza di luce molto forte. Ho chiesto al venditore dove si potevano trovare  le lancette in oro, ma purtroppo mi ha risposto che non erano disponibili.

Sullo sfondo nero opaco tutte le informazioni sono stampate in giallo chiaro tendente all'ocra. Il quadrante risulta molto grande grazie alla stretta lunetta. Verso il rehaut abbiamo due scale entrambe a binario: quella esterna riporta i valori tachimetrici, mentre quella più interna presenta i minuti/secondi con numeri arabi ogni cinque e sottoindici al quinto di secondo. Proseguendo verso il centro troviamo gli indici delle ore a pallettoni con un bastone a estremità arrotondate singolo a ore 6 e doppio a ore 12.

Lo schema bicompax del cronografo è ottenuto grazie al movimento Seiko VK64. Se da una parte è un movimento valido in quanto mecaquartz, dall'altra rappresenta un'occasione perduta per Seiko. Il sottoquadrante a ore 3 invece di indicare, come sarebbe logico, i secondi continui, è un 24h. Si sa che un'indicazione 24h è utile solo in due casi: quando si devono trascorrere più giorni dentro una grotta o comunque un luogo chiuso in cui non penetra la luce del giorno e quando si deve reimpostare il calendario per evitare che il cambio di giorno avvenga a mezzogiorno invece che a mezzanotte. Ora io personalmente, come la stragrande maggioranza della gente su questa terra, non avrò mai occasione di passare tanto tempo in una grotta, mentre l'orologio, non essendo dotato di data (anche se il movimento in realtà la prevede), non potrà trarre vantaggio da questa informazione. Invece la mancanza di una visualizzazione dei secondi continui comporta un doppio svantaggio perché non permette di capire in qualsiasi momento se l'orologio funziona o meno e perché non è in grado di segnalare la "riserva" ovvero di fornire la classica indicazione degli orologi al quarzo che fanno avanzare la lancetta dei secondi ogni due secondi quando la pila sta per esaurirsi. Il sottoquadrante a ore 9 indica i minuti cronometrici e pertanto il periodo massimo misurabile è di 59 minuti e 59 secondi. Grazie al mecaquartz la precisione è al quinto di secondo, visibile, sempre che si sia dotati di una vista acuta, direttamente sulla scala e il ritorno delle lacette cronometriche a zero è immediato.

Il testo si limita al marchio a ore 12 e al testo CHRONOGRAPH a ore 6.

Le lancette di ore e minuti a matita, ma con la punta molto lunga, sono bordate in oro rosa mentre all'interno sono riempite di vernice luminescente. Anche la lancetta dei minuti cronometrici è in oro rosa, mentre quella 24h e quella dei secondi cronometrici, come avevo già accennato, sono azzurrate compromettendone la leggibilità in condizioni normali.

Il quadrante è protetto da un vetro piatto minerale e non dal sempre più diffuso zaffiro.

Caratteristica la forma a cuscino della cassa, completamente lucidata, e la larghezza esagerata delle anse.

La corposa carrure lucidata ha un andamento morbido con le anse non raccordate tendenti verso il basso per favorire l'indossabilità. La corona a scatto è lucidata senza logo. I due pulsanti donano un piacevole feedback tipico dei cronografi meccanici. Le anse sono forate facilitando così la sostituzione dei cinturini.

Il fondello a vite è l'unica parte spazzolata dell'orologio. Riporta marchio e modello e altre informazioni generali.

Il cinturino in pelle nera stampata coccodrillo è piuttosto spesso, rigido e poco rastremato. Speriamo che col tempo si ammorbidisca. Il fibbione Pre-V, forato come le anse, è molto lucido, tanto da sembrare cromato. Se si rovinerà presto lo cambieremo.

Al polso sembra più grande di quanto non sia effettivamente grazie alla stretta lunetta che allarga sensibilmente il quadrante e alla larghezza esagerata tra le anse. Si adagia perfettamente sul polso restando fermo al suo posto.

La luminescenza è una delle peggiori che io abbia mai riscontrato. Problema minore perché la tipologia d'orologio neanche la richiederebbe. Comunque la vernice "luminescente" se serve poco al buio è un notevole aiuto al chiaro perché senza di essa le lancette solamente dorate non garantirebbero una buona leggibilità.

Conclusioni

I soldi pagati li vale tutti. E' un orologio dalla forte personalità (mi riferisco ovviamente all'originale) che si distingue dalla massa. Parnis ci mette del suo con una finitura di ottimo livello. La leggibilità di ore e minuti è più che buona, mentre come dicevo sopra, le lancette azzurrate del cronografo e del sottoquadrante 24h sono spesso invisibili.

Il movimento è il Seiko VK64, un ottimo mecaquartz che però in questa variante sacrifica i secondi continui per proporre al loro posto le inutili 24 ore.

La luminescenza quasi nulla non è un problema per la tipologia d'orologio.

Al polso sembra più grande dei suoi 44mm: è un impressione causata dal quadrante molto ampio,

Pro e Contro

PRO
Cassa a cuscino personale
Ottima leggibilità del tempo
Movimento Seiko mecaquartz con la parte cronografica meccanica
Eccellente finitura
 

CONTRO
Pessima leggibilità dei secondi cronometrici e delle 24h
Luminescenza veramente scarsa, sarebbe stato meglio senza