Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Quarzo Calibro:  VK63 Complicazioni:  cronografo
Diametro cassa:  39,00mm Spessore cassa:  11,20mm Diametro vetro:  32,00mm Larghezza tra anse:  20mm
Da ansa ad ansa:  48,00mm Impermeabile:  50m Peso:  65g Acquistato da:  Aliexpress

 

22/10/20

Ho sempre avuto una predilezione per i bracciali in acciaio inossidabile, ma questo hommage del Daytona in oro rosa col cinturino in silicone nero mi ha incantato grazie ai finali in tinta con la cassa. In realtà i finali non fanno parte del cinturino in quanto sono fissati alla cassa, non so se saldati o incollati, fatto sta che con questa soluzione si possono impiegare bracciali o cinturini con finali dritti senza dover sopportare quell'antiestetico vuoto tra cinturino e cassa.

L'orologio, a parte i colori e i finali, è identico a quello bianco e nero già recensito qui. Il Rolex cui si ispira è la ref. 116515LN da cui si differenzia, oltre che per i piccoli particolari già evidenziati nella recensione della versione bianconera, per la chiusura del cinturino che qui, a differenza di quella classica da diver con dispositivo di sicurezza e Easylink dell'originale, è una più tradizionale fibbia, seppur di disegno personale, che secondo me dona più eleganza e leggerezza al segnatempo.

L'orologio arriva in una scatola di cartone nero questa volta senza chiusura magnetica. L'orologio avvolto su un cuscinetto di gommapiuma è accompagnato da una scheda garanzia non compilata, da un libretto istruzioni, da un panno per la pulizia e da un cinturino omaggio in pelle (?) nera stampata coccodrillo.

Il quadrante e la ghiera, a parte i colori sono identici a quelli della versione bianconera. Anche qui la scala tachimetrica sulla ghiera non è allineata col quadrante. Sembra che questa sia una prerogativa standard degli hommage del Daytona. Infatti dei miei cinque "Daytona", due Parnis, due Pagani Design e un Gigandet, solo quest'ultimo ha la scala tachimetrica allineata perfettamente col quadrante. In compenso gli indici delle ore  sono allineati con la scala dei minuti a differenza di quanto accade con i Parnis.

Anche la lancetta cronografica dei secondi non è allineata in posizione di riposo, ma rimane indietro di più di mezzo secondo; per le fotografie l'ho fatta avanzare di un po' per poi fermarla. Dato che ben di rado mi capiterà di usare il cronografo può andar bene così.

La leggibilità è buona per ore, minuti e secondi cronografici, mentre è ridotta per i sottoquadranti a causa dello scarso contrasto tra sfondo e lancette.

La caratteristica particolare di questa versione è che il "finale" non fa parte del cinturino, ma è integrato nella cassa. Non riesco a capire se è tutto un pezzo con la carrure o se è saldato o incollato successivamente, in ogni caso questa soluzione permette di utilizzare sia cinturini che bracciali con finali dritti evitando l'antiestetico vuoto tra cinturino e cassa. Mi piace.

Lateralmente la forma è quella classica del Daytona. La corona con logo, a differenza del Parnis, è a vite come lo sono i pulsanti di start e stop.

Il fondello a vite in acciaio non placcato in oro è diverso dall'altro Daytona di casa Pagani Design, il PD 1644, con un medaglione centrale sabbiato con una stella marina in incisione leggera e le solite informazioni tutt'attorno.

Il cinturino in morbido silicone è particolarmente curato. Molto confortevole, si distingue da quelli più economici per non essere un attrattore di polveri e pelucchi. Qualcosa si può vedere negli ingrandimenti fotografici, ma nella realtà questi corpi estranei sono praticamente invisibili.

La fibbia ha una forma personale e riporta il logo in lieve incisione.

Notevoli anche i quattro dentini, due per parte, che trattengono il primo passante mantenendolo vicino alla fibbia come nei cinturini in pelle.

Questa griglia incisa permette di godere di una notevole flessibilità pur con uno spessore corposo. Ciliegina sulla torta le ansette a sblocco facilitato.

Al polso si comporta come un orologio da 40mm di diametro: va bene praticamente per tutti.

La forma elegante del cinturino gli permette di affacciarsi sotto un polsino senza problemi.

La luminescenza è è piuttosto scarsa, praticamente uguale a quella dell'altro Daytona di Pagani Design (a sinistra).

In attesa di fare un confronto completo pubblico qui il risultato rispetto al Parnis Daytona (a sinistra). Magari non di molto, ma il Pagani Design è migliore.

Ma contro l'SKX009 non c'è niente da fare.

Conclusioni

Come al solito le mie considerazioni tengono conto del prezzo, per cui ritengo questo Pagani Design estremamente interessante.

L'accostamento tra oro rosa e nero lo rendono elegante pur con un tocco di sportività, seppur non eccessiva, evidenziata anche dal bel cinturino nero in silicone.

Mi piace molto la soluzione dei finali in tinta con la cassa e ad essa fissati che permette di utilizzare moltissimi cinturini e bracciali a finali dritti garantendo un perfetto adattamento alla cassa.

Ho rilevato alcuni difetti, ma considerando di aver risparmiato più di 30.000€ rispetto all'originale mi posso considerare soddisfatto.

Pro e contro

PRO
Buona finitura
Vetro zaffiro e inserto ghiera in ceramica
Affidabile movimento giapponese mecaquartz
Aspetto sportivo/elegante

CONTRO
Qualche problema di disallineamento
Leggibilità non ottimale
Luminescenza scarsa