Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:  NH36 Complicazioni:  Ore, minuti, secondi centrali, data, giorno
Diametro cassa:  47,00mm Spessore cassa:  15,20mm Diametro vetro:  32,00mm Larghezza tra anse:  22mm
Da ansa ad ansa:  44,00mm Impermeabile:  300m Peso con bracciale:  200g Acquistato da:  Aliexpress

 

9/10/19

Alla fine è arrivato. Immagino che la scatola piuttosto grande e pesante ha suscitato la curiosità dei doganieri per cui  è stato bloccato per dei controlli. Ci son voluti 23 giorni dall'arrivo in Italia perché mi arrivasse la richiesta di documentazione e successivamente all'invio da parte mia della documentazione richiesta altri 22 per la consegna con un aggravio di 60€ per spese doganali. Un record di inefficienza!

Questo San Martin è la copia più fedele del Seiko SBBN015. Esistono vari altri produttori come Merkur e Heimdallr che si cimentano in questa operazione, ma sicuramente questa è la più vicina all'originale, anche perché è l'unica a presentare sia data che giorno.

Per cui direi di passare subito alle differenze che sono molto poche, in pratica sull'inserto ghiera la perlina luminosa dell'originale è sostituito da un trapezio invertito completamente luminescente, i caratteri più corposi dell'inserto ghiera, il font della data/giorno e naturalmente il marchio a ore 12, mentre le scritte a ore 6 sono le medesime.

Le altre differenze sono sostanzialmente dei miglioramenti come lo sfondo nero della finestrella di data e giorno anche se il font non mi convince, l'inserto ghiera in ceramica, il vetro zaffiro e il movimento della lancetta dei secondi continuo, rispetto a quello a scatto del quarzo originale. In realtà il movimento 7C46 del Seiko è un movimento high-end molto preciso, progettato apposta per i diver, che costa tre volte l'automatico NH36 incassato nel San Martin, eppure continuo a pensare che un onesto automatico ha più fascino di qualsiasi quarzo (ma non la sua precisione ovviamente, ammesso che in questa tipologia di orologio sia importante).

Di fronte a tutti questi miglioramenti c'è però un particolare peggiorativo rispetto all'originale: le anse non sono forate. Inoltre trovo lo stesso problemino riscontrato sul Citizen NY0040: gli indici sulla ghiera non sono allineati con le rade scanalature esterne.

L'orologio arriva dentro una scatola di robusta plastica nera imbottita di gomma piuma dello stesso colore. Oltre all'orologio con bracciale contiene un cinturino in pelle scamosciata nera con cucitura chiara, un libretto di istruzioni in inglese e cinese e una scheda garanzia già compilata. All'esterno ho trovato come omaggio una spernatrice.

Il quadrante nero opaco è piuttosto semplice con gli indici delle ore stampati in argento, un trapezio rovesciato a ore 12 e cerchi per tutti gli altri, un po' più grandi a ore 6 e 9 mentre a ore 3 l'indice è sostituito dalla finestrella incorniciata in argento della data e giorno in bianco su sfondo nero. Tutti gli indici sono ricoperti da abbondante vernice luminescente in rilievo (tipo Monster). Sul rehaut troviamo la scala dei minuti stampata in bianco con rinforzi ogni cinque minuti.

Le lancette di ore minuti con una caratteristica forma Seiko sono in acciaio spazzolato. anch'esse ricoperte da abbondante vernice luminescente (Luminova C3). La sottile lancetta dei secondi è verniciata in bianco nella parte anteriore, mentre quella posteriore è nera con un pallino luminescente in coda.

A ore 12 il marchio San Martin in bianco e nello stesso colore tre righe di testo a ore 6 praticamente identiche a quelle dell'originale.

Ricopre il tutto un vetro zaffiro leggermente bombato, che nonostante il trattamento dichiarato non è esenta da qualche riflesso.

La ghiera ha un bell'inserto in ceramica nera lucida con indici bianchi numerici ogni dieci, barrette ai cinque intermedi e cerchietti ogni minuto. Al posto della classica perlina a ore 12 tutto il trapezio rovesciato è luminescente.

L'esterno della ghiera piuttosto basso con una scanalatura rada e con un'area di accesso limitata dallo scudo alle zone 12-3 e 6-9, oltre ad un'innata durezza, rende difficoltosa la rotazione unidirezionale a 60 scatti della ghiera stessa.

La cassa è completamente circondata da uno scudo  che si abbassa nelle zone 12-3 e 6-9 per permettere la rotazione della ghiera. Questa particolarità ha contribuito alla creazione del suo sopranome Tuna, cioè scatoletta di tonno. In realtà la forma è quella di tronco di cono rastremato verso l'alto mentre le scatolette di tonno io le ho sempre viste cilindriche. Sarebbe stato più appropriato chiamarlo, che ne so, dog bowl, ciotola del cane, ma ormai è conosciuto così in tutto il mondo e lasciamo stare.

Su tutto lo scudo spazzolato spiccano, perché lucidate, le mini anse, la corona a vite con l'incisione dello squalo e le viti di fissaggio con l'incavo esagonale a ore 2, 8 e 10.

Il fondello in acciaio a vite è lucidato tranne che per il fondo sabbiato della parte centrale su cui spicca, sempre lucidato, lo squalo.

Il bracciale è di discreta fattura. Maglie e finali sono pieni come pure la chiusura dotata di dispositivo di sicurezza e di microregolazione a sei posizioni.

Tutto il bracciale è in acciaio spazzolato tranne che per i bordi superiori e inferiori della sezione centrale che sono lucidati.

L'unico punto discutibile è la scelta del sistema di fissaggio delle maglie: il terrificante perno e collare. Con molta pazienza sono riuscito ad accorciare il bracciale sulla dimensione del mio polso. Qui il collare è inserito nella maglia centrale e per fortuna, a differenza di altre soluzioni, è abbastanza lungo da ridurre il rischio di perderlo e si riesce a maneggiarlo abbastanza bene.

Con i miei PMW non ho mai avuto problemi con l'economico, ma efficiente split pin, con le viti, magari per la realizzazione economica, mi è capitata qualche vite allentata, o spanata, mentre con i perni e collare mi sono sicuramente guadagnato un soggiorno all'inferno per il linguaggio blasfemo indotto.

Lo spessore è nella norma (3,5mm), ma non sarebbe male se fosse un po' più spesso data l'altezza della cassa.

Al polso è una sorpresa, nonostante i 47mm di diametro non sembra troppo grande grazie all'andamento rastremato verso l'alto, ma soprattutto per le anse molto ridotte che fanno si che la distanza da ansa ad ansa di 44mm sia incredibilmente inferiore al diametro della cassa.

Anche la luminescenza è una piacevole sorpresa. Realizzata con Superluminova C3 risulta addirittura superiore a quella del mio classico riferimento, il Seiko SKX, anche se non sono sicuro che la durata sia all'altezza del giapponese.

Conclusioni

Un altro bell'hommage di un Seiko classico. Dopo il 6105 questo Tuna è un altro esempio di come si possa realizzare un orologio ben rifinito con un buon movimento meccanico senza che poi per l'acquisto sia necessario ricorrere  ad un prestito in banca.

È un orologio robusto e massiccio, specie in altezza, sicuramente non adatto a giacca e cravatta, ideale da portare nel tempo libero anche in ambienti moderatamente ostili.

Sorprende poi che grazie alle mini anse possa trovarsi a suo agio anche su un polso relativamente piccolo.

Grazie al contrasto tra sfondo del quadrante e colore delle lancette la leggibilità è ottima, e anche al buio, con una luminescenza migliore dei classici Seiko, fa la sua bella figura.

Infine, e questo grazie a Seiko, la forma è così particolare che credo nessuno dei miei amici o conoscenti, anche tra i più sprovveduti, potrà scambiarlo per un Rolex.

12/3/21

La ghiera si è indurita ulteriormente e oggi a causa dello sforzo l'inserto se ne è uscito. Per evitare che il problema potesse ripetersi ho rincollato l'inserto con l'Attak, ma qualche piccola particella di colla deve essere fuoriuscita perché ora non è proprio più possibile ruotare la ghiera. Pazienza, almeno è perfettamente allineata.

Pro e Contro

PRO
Movimento giapponese preciso con fermo macchina e ricarica manuale
Finitura impeccabile e ottimi materiali
Elevata impermeabilità
Ottima leggibilità
Luminescenza eccezionale con Superluminova C3

CONTRO
Rotazione della ghiera difficoltosa