La Land Rover non è solo un veicolo, è un'istituzione. Concepita come tappabuchi temporaneo ha realizzato dei record di vendita mondiali diventando il mezzo fuoristrada per antonomasia.

Alla fine della seconda guerra mondiale nel 1945, la Rover era riconosciuta come produttrice di berline di qualità di medie dimensioni che aveva un discreto seguito sul mercato interno. Tuttavia, date le differenti condizioni imposte dal dopoguerra, la Rover doveva cambiare il suo profilo. Dalla fabbrica storica di Coventry, l'azienda si spostava nell'ex fabbrica ombra di Solihull, con una capacità produttiva molto maggiore rispetto ai valori raggiunti finora. Il governo Britannico inoltre incoraggiava la produzione automobilistica che trovasse uno sbocco all'estero.

La Rover pertanto aveva bisogno di un nuovo prodotto, da costruire in grandi numeri e da vendere in tutto il mondo. Inizialmente si lavorò sul progetto di una "mini" ante litteram, la MI potenziata da un motore da 700 cc e con soli due posti. Il marketing del tempo prevedeva però che i mercati d'oltremare si sarebbero indirizzati piuttosto su vetture di dimensioni medio grandi ed il progetto MI fu abbandonato. La progettazione si indirizzò sul nuovo modello del dopoguerra, la P4 lanciata nel 1949, mentre un insieme di circostanze particolari portò la Rover ad esplorare campi completamente nuovi. 

Il direttore tecnico della Rover, Maurice Wilks, aveva una casa con terreno a Anglese, dove usava una Jeep americana residuato di guerra. Un giorno, suo fratello Spencer, che era il direttore generale della società, gli chiese che cosa avrebbe fatto quando la Jeep non fosse stata più in grado di funzionare. Maurice rispose "ne comprerei un'altra, perché non ci sono altre macchine come questa". Questa considerazione portò la Rover a prendere una decisione strategica, anche se al momento non se ne rendeva conto: l'azienda avrebbe progettato e prodotto una vettura leggera da lavoro a quattro ruote motrici, con molti componenti derivati dalle autovetture di casa, ma con un telaio ed una trasmissione ispirati dalla fortunata Jeep, con una carrozzeria semplicissima, in alluminio per aggirare il problema del razionamento dell'acciaio.

I primi prototipi di quella che fu subito chiamata Land Rover furono costruiti nell'estate del 1947 e a settembre il consiglio di amministrazione decise di procedere con la costruzione del nuovo veicolo che fu presentato al Motor Show di Amsterdam nell'aprile del 1948 con una serie pilota di 48 vetture prodotta prima di iniziare la produzione in serie. Inizialmente la Land Rover era offerta in un solo modello, un veicolo da lavoro aperto con un passo di 80 pollici e il motore a benzina  da 1600 cc della berlina P3 60. La trazione integrale era permanente, con ruota libera all'anteriore ed un riduttore che integrava il normale cambio a quattro marce. Erano disponibili anche delle prese di corrente per permettere alla Land Rover di funzionare come generatore. Presentata come la "compagna del contadino per tutti i lavori", la prima pubblicità mostrava la Land Rover con una impressionante serie di accessori per l'agricoltura, anche se venivano sviluppate versioni antincendio e officina. Il prezzo di lancio in Gran Bretagna era di £ 450, che però fu ben presto aumentato a £ 540 dato che la Land Rover non era soggetta alla tassa d'acquisto.

Nel primo anno furono prodotti solamente 3.048 veicoli, che nel 1949 divennero 8.000 che furono a loro volta raddoppiati nel 1950. Con una crescita regolare negli anni successivi la soglia delle 30.000 unità fu superata per la prima volta nel 1958 e dieci anni dopo nel 1968 la produzione superò le 50.000 unità. Quella che era stata considerata una soluzione temporanea in attesa della nuova berlina Rover del dopoguerra divenne un duraturo successo che riuscì a vendere più vetture delle classiche berline Rover. All'inizio la pubblicità cercò di sfruttare la discendenza della nuova vettura dalle classiche berline della casa, ma ben presto le due linee ebbero un andamento autonomo. 

Un primo tentativo di costruire una versione più civile della Land Rover si ebbe già nel 1948, quando fu presentata la prima Station Wagon a sette posti con carrozzeria chiusa. Purtroppo l'avidità del fisco fu attratta da questa variante su cui fu imposta una tassa di acquisto che la costrinse al ritiro nel 1951. Nel 1949 l'Esercito Britannico ordinò le sue prime Land Rover. Fu fornita una serie di veicoli sperimentali forniti di un motore Rolls Royce come il programma di razionalizzazione richiedeva. Il progetto fu abbandonato, ma l'Esercito adottò la Land Rover, in diverse varianti, come veicolo leggero standard a quattro ruote motrici.

Nel 1950 la trazione permanente fu sostituita da un meccanismo che permetteva di scegliere la trazione su due ruote o su tutte e quattro nelle marce normali, mentre rimaneva integrale permanente sulle ridotte. Due anni dopo la cilindrata fu portata a 2000 cc come sul motore della P4 60 e nel 1953 il passo fu portato a 86 pollici. Nello stesso anno comparve anche la prima versione a passo lungo di 107 pollici che era disponibile con una carrozzeria station wagon a quattro porte. Nel 1958 il passo fu ancora allungato a 88 e 109 pollici rispettivamente e per la prima volta fu reso disponibile un motore diesel: un 2000 prodotto dalla stessa Rover.

Più di 200.000 Land Rover della Serie I erano state prodotte quando, per celebrare il decimo anniversario, nel 1958 furono introdotti i modelli della Serie II, immediatamente riconoscibili da quelli della serie precedente per la carrozzeria ristilizzata con fianchi laterali e angoli dei parafanghi arrotondati. La cilindrata del motore a benzina fu portata a 2300 cc, mentre il motore diesel dovette aspettare il 1961 prima di essere aumentato alla stessa cilindrata quando fu introdotta la Serie IIA. Negli anni seguenti fu offerta una versione a cabina avanzata del modello a passo lungo con un notevole aumento della portata massima che non fu un grande successo commerciale. Nel 1966, una versione rivista del modello a cabina avanzata, la Serie IIB con un passo di 110 pollici, fu la prima Land Rover equipaggiata con un sei cilindri, il 2600 a benzina utilizzato nelle berline della casa. Nell'aprile 1966 fu prodotta la 500.000ma Land Rover.

Si continuò ad aggiungere nuove versioni come un pick-up da 1 tonnellata con il sei cilindri e la prima delle versioni alleggerite da 1/2 tonnellata sviluppata secondo le specifiche militari per una Land Rover aerotrasportabile. Una delle ultime modifiche alla longeva Serie IIA fu applicata nel 1968-69 quando i fari furono spostati dalla posizione originale sulla griglia del radiatore ai parafanghi anteriori per rispettare le normative vigenti in diversi paesi. Nel 1970-71 fu raggiunto il massimo numero di Land Rover mai prodotte con 56.663 unità. La tuttora spartana Land Rover fu affiancata da un nuovo prodotto. Già negli anni 50 la Rover avaeva previsto di inserire nella gamma una station wagon per coprire il vuoto che c'era tra le vetture Rover e le Land Rover. Erano stati costruiti diversi prototipi di questa Road Rover che proponeva la sola trazione posteriore.

A metà anni 60 l'idea fu rispolverata come risposta alla nuova concorrenza americana, ma questa volta quella che veniva chiamata la station wagon con passo da 110 pollici doveva avere la trazione integrale. Presentata a giugno del 1979 come Range Rover, la vettura era equipaggiata con il classico motore Rover V8 a benzina da 3500 cc e con sospensioni a molloni a lunga corsa invece delle convenzionali balestre della Land Rover. Ebbe subito un notevole successo e divenne ben presto la regina del mercato delle quattro ruote motrici, impostando la tendenza verso veicoli più lussuosi in questo settore.

Ad affiancare la Range Rover, nel 1971 fu presentata la Land Rover Serie III riconoscibile per una nuova griglia in plastica e dotata per la prima volta di un cambio totalmente sincronizzato. Nel 1976 uscì dalla fabbrica la milionesima Land Rover: Nello stesso periodo la Rover era entrata a far parte della British Leyland, gruppo che fu nazionalizzato nel 1971 in un estremo tentativo di far sopravviver i marchi inglesi ancora presenti sul mercato.Come risultato della ristrutturazione del gruppo, nel 1978 la Land Rover Limited fu configurata come una consociata autonoma con sede produttiva a Solihull, mentre la produzione di vetture Rover fu spostata a Cowley vicino a Oxford.

Tra il 1975 e il 1978 fu aggiunto un nuovo modello a cabina avanzata e passo da 101 pollici, costruito esclusivamente per le forze armate, che montava il Rover V8 da 3500 cc. Nel 1979, per la prima volta questo motore trovò applicazione in una Land Rover civile in un modello unificato, riconoscibile per il frontale piatto, destinato a rimpiazzare il modello con il sei cilindri.

Sia la Land Rover che la Range Rover ebbero degli ulteriori sviluppi. Nel 1980 i nuovi motori a benzina e diesel ebbero cinque cuscinetti di banco. Un piccolo numero di Range Rover furono convertite in versione quattro porte dal carrozziere svizzero Monteverdi. Il modello ufficiale a quattro porte fu presentato dalla casa nel 1981. Nel 1982 il cambio automatico fu reso disponibile sulla Range Rover come optional e fu introdotta la prima versione di lusso In Vogue in edizione limitata, che doveva essere seguita più tardi dai modelli di serie Vogue. Nel 1983 il cambio standard ebbe cinque rapporti. La gamma Land Rover fu arricchita nel 1982 con la station wagon County dall'equipaggiamento più ricco e con una versione pick-up con passo da 109 pollici. Cambiamenti ancor più radicali furono apportati alla Land Rover nel 1983 con l'adozione di sospensioni a molloni a lunga corsa. Il primo di questi modelli fu la 110 presentata nel marzo del 1983, praticamente al 35° anniversario della marca. Il particolare frontale piatto seguiva la linea della versione originale con il V8 del 1979, ma aveva una nuova griglia. Un anno più tardi fu seguita dalla versione a passo corto 90 (anche se il passo effettivo era intorno ai 93 pollici) ed entrambe le versioni potevano montare oltre ai motori a benzina - 3500 V8 e 2500 quattro cilindri -  un motore diesel da 2500 cc. I modelli a quattro cilindri con i nuovi molloni ebbero un cambio a cinque velocità sin dall'inizio, mentre questo tipo di cambio fu disponibile per il V8 dal 1985. La produzione della vecchia Serie III  90/110 a balestre continuò con volumi limitati fino all'esaurimento nel 1985.

In questo periodo la produzione della Land Rover rallentò sotto la pressione della concorrenza. Nel 1986 i dati di produzione furono i più bassi degli ultimi trenta anni con sole 19.195 unità prodotte. Saliva invece la produzione delle Range Rover, spinta anche da una versione diesel con il motore italiano VM introdotta nel 1986.  Nel 1987 per la prima volta fu superata la soglia delle 20.000 Range Rover prodotte.

Il governo britannico, ansioso di completare la privatizzazione della British Leyland, nel 1986 propose di vendere la Land Rover, assieme alla Leyland, al gruppo General Motors. Ci fu una specie di insurrezione popolare ed il progetto dovette essere abbandonato. La BL, sotto la guida di Graham Day fu rinominata Rover Group con la Land Rover inserita come divisione integrata e finalmente nel 1988 fu venduta alla British Aerospace.

Durante gli anni 80 la Land Rover sviluppò una strategia a lungo termine investendo cospicuamente nello stabilimento di Solihull mentre diverse piccole fabbriche secondarie furono chiuse. La Land Rover fu ulteriormente migliorata e la Range Rover divenne sempre di più una vettura di lusso. Nel 1987 la Land Rover ritornò sul mercato americano per la prima volta dopo il 1974 con una versione speciale della Range Rover, seguita nel 1992 dalla Land Rover la cui gamma includeva una versione 90 con motore V8 e soft top sviluppata nel 1994.

Le due linee si stavano allontanando sempre più e pertanto di decise di colmare il gap con l'introduzione nel 1989 della Discovery, una station wagon  4x4 di prezzo medio mirata al mercato in crescita della famiglia e del divertimento derivata in gran parte dalla Range Rover. Offerta inizialmente solo a tre porte fu affiancata nel 1990 da un modello a cinque porte. I motori erano il classico V8 da 3500 cc ed il nuovo motore diesel turbocompresso  Rover Tdi a iniezione diretta da 2500 cc. La Discovery fu un grande successo sia sul mercato interno sia all'estero. Nel 1989 infine, la cilindrata del motore V8 della Range Rover fu incrementata a 3900 cc.

Per seguire lo schema di nomenclatura della Discovery e della Range Rover, nel 1990 i modelli base Land Rover 90/110 furono ridenominati Defender e furono disponibili anch'essi con il motore diesel Tdi. In questo periodo ci fu un interessamento per questo veicolo da parte delle Forze Armate italiane. Un buon numero di vetture vennero acquisite dai Carabinieri, dall'Esercito, dalla Guardia di Finanza e da altri Corpi Speciali ed istituzioni. (vedi Land Rover Speciale Italia)

Ormai quasi tutte le Range Rover (eccetto alcuni modelli per l'esportazione) erano a quattro porte, ma nel 1990 venne prodotta una serie limitata a due porte CSK - le iniziali di Charles Spencer King, il primo progettista della Range Rover - per il mercato interno. Le ultime Range Rover a due porte furono costruite per l'esportazione nel gennaio del 1994.

Nel 1992 fu introdotta una versione a passo lungo della Range Rover che offriva un sensibile aumento dello spazio per le gambe degli occupanti dei sedili posteriori.

Il nuovo modello disponeva di un v8 da 1200 cc e di sospensioni pneumatiche a controllo elettronico. Lo stesso anno il motore Tdi rimpiazzò definitivamente il VM sulle Range Rover. Dopo l'acquisto nel 1994 della Rover da parte della BMW fu introdotta la seconda generazione della Range Rover con una carrozzeria elegantemente rivisitata, il passo da 108 pollici come standard ed una scelta di motori che andava dai due V8 di 4000 e 4800 cc al diesel BMW sei cilindri da 2500 cc.

Questo nuovo modello consacrò definitivamente la posizione della Range Rover tra le vetture fuoristrada di lusso. La vecchia versione rimase in produzione come Range Rover Classic fino al 1996 con una produzione totale di 317.615 vetture. Un altro record fu battuto dalla Land Rover nel 1993 con l'uscita dalla fabbrica del 1.5000.000° esemplare prodotto dal 1948 con una produzione annua di circa 25.000 unità.

Nel 1995 la produzione totale della Land Rover superò i 100.000 veicoli prodotti in un anno. La best seller era ora la Discovery che comprendeva una versione con il quattro cilindri 2000 cc utilizzato nelle berline ed una con il V8 da 3900 cc. Invece i Defender con il V8 non furono più commercializzati in Gran Bretagna, pur rimanendo disponibili sui mercati esteri, in particolare per il Nord America. All'approssimarsi del suo 50° compleanno la Land Rover aveva in sviluppo un nuovo modello, nome in codice CB40. I dettagli preliminari furono svelati nella primavera del 1997 assieme al nome che doveva essere Freelander. Questa vettura rappresentava un concetto nuovo per la casa, con carrozzeria portante, sospensioni indipendenti e motori trasversali utilizzati sulle berline Rover mantenendo comunque la trazione integrale. Una station wagon a cinque porte fu affiancata da una tre porte con tetto posteriore ripiegabile in tela. Come quarta componente della gamma Land Rover, la Freelander diede accesso al mercato delle trazioni integrali medie utilizzate per divertimento completando la gamma delle quattro ruote motrici. Venduta in tutte le parti del mondo (soprattutto quelle più inaccessibili), la Land Rover ha veramente meritato il titolo di "Veicolo più versatile del mondo".

Nel 2000 la Land Rover viene venduta dalla BMW alla Ford e pertanto, per quello che ci concerne, qui termina la storia della Land Rover. Naturalmente la Ford continuerà lo sviluppo di questo marchio e se ripeterà la politica seguita per la Jaguar sicuramente la Land Rover manterrà la sua posizione di rilievo nell'ambito delle vetture quattro ruote motrici.

Land Rover Speciale Italia