Lucia
Mosca nasce a San Benedetto del Tronto. Si diploma presso il Liceo
Scientifico B. Rosetti. Consegue la Laurea in Lettere Moderne.
Successivamente si iscrive ad un corso per Merchandiser in Beni
Culturali lavorando presso il Centro Nazionale di Studi Leopardiani di
Recanati durante la fase finale del corso.
Nel periodo universitario intraprende la collaborazione con il Messaggero
e con riviste locali. Per diversi anni ricopre incarichi nell'area
assistenza tecnica e marketing di un’azienda elettronica a San Benedetto
del Tronto. In seguito, intraprende un nuovo rapporto lavorativo per la
Regione Marche in qualità di responsabile per le relazioni esterne.
Attualmente, dopo una serie di esperienze con le redazioni locali de Il
Messaggero e Il Resto del Carlino scrive per La Stampa di Torino in
cronaca nazionale.
Nel corso degli anni, soprattutto quelli universitari, grande importanza
assumono per Lucia Mosca le esperienze artistiche e sportive (è anche
atleta del CUS di Macerata). Di inclinazione eclettica, si trova da
sempre coinvolta in più settori: pittorico, lirico e teatrale. In
quest'ultimo le prime esperienze partono dal Minimo Teatro di Maurizio
Boldrini a Sforzacosta (MC) per proseguire, sempre a Macerata, con i
laboratori di Allì Caracciolo e Giulio Garinelli. Attualmente, a San
Benedetto del Tronto, è in contatto ed opera con il Laboratorio Teatrale
Re Nudo di Piergiorgio Cinì.
Scrive poesie e dipinge fin da bambina.
Espone le proprie opere, per la prima volta a San Benedetto del Tronto,
nel 1994, grazie alla collaborazione del Centro Marchigiano di Arti,
Lettere, Scienze. Partecipa in seguito ad una delle edizioni della
Marguttiana a Macerata (1995), e ad una collettiva patrocinata dal
Comune di Treia (1997). Nel frattempo lavora nello studio di alcuni
pittori. Nell’agosto del 2000, espone a Grottammare in occasione della
manifestazione “I Pittori del Vicolo” e, a febbraio del 2002, alla
Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, con una personale dal
titolo “La nuova era”. Ad agosto del 2002 viene scelta dal Comune di San
Benedetto per rappresentarlo in occasione di un incontro internazionale
d’arte che si tiene nella città di Alba Iulia, in Transilvania.
La lirica e l’arte pittorica vanno da sempre, per Lucia Mosca, di pari
passo. Nel corso degli anni universitari fonda, con altri studenti, un
“circolo poetico” che le darà molto, come d'altronde la lunga esperienza
teatrale, iniziata sempre in quegli anni, che prosegue anche in seguito.
Lucia Mosca è alla continua ricerca di nuove modalità espressive, che
possano rendere al meglio la propria percezione delle cose.
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Lucia
Mosca dimostra una notevole coscienza riguardo ai temi fondamentali della società d'oggi. Le opere pittoriche rivelano subito una
sensibilità notevole, una forte tensione verso una religiosità interiorizzata e fortemente radicata, lontana da formule bigotte e stantie. La strada intrapresa da Lucia Mosca, in campo pittorico e lirico, è quella della ricerca interiore, attraverso la quale poter aprire gli occhi, troppo velati dai falsi valori proposti dalla società d'oggi: il denaro, il successo. La nostra è una società senza occhi, e senza occhi sono anche i volti femminili dell'artista nelle sue opere, volti che indagano, scrutano nelle nostre anime per trovarvi qualche barlume di umanità. Le opere e le poesie di Lucia Mosca sono pervase di un forte simbolismo, ma l'intento non è quello di fuggire dalla realtà per rifugiarsi nel proprio io. Al contrario, l'analisi interiore deve essere solo il primo passo per riuscire ad affrontare la vita e migliorarla, per quanto possibile. Passato, presente, futuro, si fondono in un'unica realtà senza tempo, nella quale l'uomo possa vivere e trarre insegnamento. I vizi giocano con il mondo e ne fanno il loro principale trastullo. L'uomo, inconsapevole di ciò, crede di essere l'unico padrone del proprio destino. La via intrapresa è quella della sperimentazione e della ricerca, tesa al raggiungimento della percezione della realtà, interiore ed esteriore, senza velleità di conoscenza assoluta.
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