Rover: breve storia
Il nome `Rover' deriva dalla bicicletta di sicurezza Rover, costruita da
Starley e Sutton nel 1884 e messa a punto negli anni successivi. A quel tempo
le biciclette erano 'ordinarie' e poco sicure in quanto era molto facile capottarsi
in avanti. Ci furono altri produttori di bicilette di sicurezza, ma la Rover
di Starley e Sutton ebbe un grande successo anche all'estero: ancora oggi Rover
è il termine che identifica la bici in Polonia.
Durante la seconda guerra mondiale la Rover si occupò dei nuovi motori a
turbina. Questa attività passo poy alla Rolls Royce che divenne uno dei maggiori
produttori di motori per aerei a getto dopo la guerrra. Comunque la Rover mantenne
un interesse per turbine a gas e produsse un certo numero di vetture mosse da
questo tipo di motore. Uno dei primi prototipi (Jet 1) è visibile allo Science Museum di
Londra
La Rover T4 era una P6 /2000 / 3500
equipaggiata con un motore a turbina. La Rover 2000 aveva un particolare tipo
di sospensione che lasciava ampio spazio per installare una turbina.. La versione
a turbina non andò in produzione, ma più tardi lo spazio a disposizione fu riempito
con un tradizionale motore V8 da 3,5 litri.
Una Rover/BRM coupé a turbina (foto)si comportò molto bene alle 24 ore
di LeMans ne
1963, guidata da Graham Hill e Richie Ginther. Ottenne una media di
107,8 mph con una velocità massima di 142 mph sul rettilineo di Mulsanne. Corse
di nuovo nel 1965, ad una media di 98,8 mph, equipaggiata da una turbina Rover
da 126 CV. MIl numero massimo di giri arrivava a 60,000! E' molto difficile
costruire una turbina che sia contemporaneamente piccola ed efficiente. Nella
seconda gara la velocità raggiunta fu inferiore a causa della minor potenza
ed all'uso di uno scambiatore di calore. La vettura è esposta oggi al museo British Motor Industry
Heritage Trust di Gaydon.
Nel 1988 la British Aerospace comprò il Gruppo Rover (
Land-Rover inclusa). Il Gruppo Rover fu venduto alla BMW in 1994.
Nell'aprile 2000, la BMW annunciò che aveva l'intenzione di cedere il
Gruppo Rover vendendo la
Land Rover alla Ford, mantenere la nuova Mini, e vendere il resto alla società
di investimenti Alchemy che intendeva produrre e e vendere vetture sportive sotto
il marchio MG (la cosa non fu apprezzata dal governo britannico!). A fine aprile
la soluzione Alchemy fu abbandonata in favore di una società costituita da un
ex-manager della Rover, il Gruppo Phoenix che è ancora sul mercato con
le due linee: Rover e MG.
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