Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:  TY2806 - ST16 Complicazioni:  data
Diametro cassa:  42mm Spessore cassa:  14mm Diametro vetro:  31mm Larghezza tra anse:  20mm
Da ansa ad ansa:  48,50mm Impermeabile:  50m Peso:  70g Acquistato da:  Ebay

 

10/8/15

Cercando qualcosa di diverso nel campo dei diver mi sono indirizzato su questo Alpha, chiaramente un hommage al Planet Ocean. Apprezzo molto l’Omega originale, ma le mie finanze non mi permettono, ne mi permetteranno mai, di acquistarne uno. Pertanto non vedo perché non dovrei rivolgermi ad una onesta copia.

Ordinato in UK l’orologio è arrivato in una busta di (finta) pelle scamosciata rossa che contiene anche un foglietto istruzioni e una scheda di garanzia compilata. Confezione semplice, ma sempre meglio di quella inesistente dei Parnis comprati in Cina. Ovviamente Planet Ocean non è il nome ufficiale del modello che è invece un più modesto 922C. Incidentalmente sul fondello è stampigliato un seriale che indicherebbe questo essere il 2280º di 2500, informazione riportata sulla scheda di garanzia.

Viene naturale fare subito un confronto con l’originale che lo ha ispirato. Le sensazioni sono contrastanti perché a prima vista sembra molto simile, in maniera quasi sfacciata, mentre se si vanno ad analizzare i dettagli le differenze sono visibili dappertutto.

L’unica parte che è quasi uguale è il quadrante nero opaco con gli indici trapezoidali bordati d’argento e gli indici dei minuti. I numeri a 6, 9 e 12 sono simili, ma di una tonalità più scura, la data è in negativo rispetto all’originale con numeri neri su sfondo bianco. Logo α e testo ALPHA 1993 a ore 12 e testo Automatic Water Resistant a ore 6, tutto in bianco, lo identificano come una copia con qualche intenzione di diversificazione. Le lancette a freccia di ore e minuti hanno la testa più piccola ed il corpo è diverso senza lume. Anche la lancetta dei secondi è di forma diversa e la punta colorata in arancione è molto più corta. Nell’inserto della ghiera la parte interna argento è più sottile e il tratto dei numeri in nero è più esile. Il vetro minerale è leggermente bombato e non esente da riflessi. La corona logata ad ore 3 sembra più incassata nella carrure senza spallette e non è comodissima da avvitare. Nell’insieme la finitura è buona, si rilevano solo delle incertezze nel fissaggio degli indici delle ore, non sempre perfettamente centrati tra gli indici contigui dei minuti.

Viste da davanti le anse sono abbastanza fedeli mentre di lato la curvatura finale è molto più brusca. Lateralmente la forma della carrure è completamente diversa senza la curvatura verso il basso delle anse che dovrebbero seguire la forma del polso. Questa è l’unica parte negativa della realizzazione perché, pur in presenza di un diametro non eccessivo di 42mm, a causa della lunghezza delle anse stesse si formano come delle ali che si scostano sensibilmente dal polso. In compenso non è riprodotta fedelmente nemmeno l’altezza della cassa che qui è fortunatamente di 14mm rimediando a quello che era l’aspetto più criticato dell’originale. Infine, data l’inutilità su un orologio come l’Alpha, è stata giustamente eliminata la valvola dell’elio a ore 10 evitando di metterne una finta.

Il resto è ordinaria amministrazione: il bracciale è vagamente simile all’originale, con i finali che concorrono purtroppo ad allungare ancora di più l’area sospesa sopra il polso (57mm), mentre per il resto è un normale oyster completamente spazzolato. Finali e maglie sono pieni, ma i bordi sono taglienti. Le maglie sfilabili sono fissate con delle viti talmente piccole che le avevo prese per i soliti perni. Visto che spingendo non uscivano ho provato con il cacciavite e così ha funzionato. La chiusura ha un pulsante laterale per l’apertura, ma non la chiusura di sicurezza.

La ghiera unidirezionale scorre fluida e senza giochi e completa il giro in 90 scatti. La luminosità di lancette (solo teste) e indicatori non è eccezionale, ma ne ho viste di peggiori. Il fondello pieno a vite in acciaio inox è spazzolato nella parte centrale e lucido sul bordo esterno e riporta il seriale.

Il movimento è dichiarato dal venditore essere un Sea-Gull, ma non è indicato quale, probabilmente si tratta di un ST-16, ma lo saprò con certezza solo quando lo farò aprire. Ovviamente dispone di fermo macchina e ricarica manuale.

 

La luminescenza, per questa fascia di prezzo, non è niente male.

16/8/15

Il suo bracciale in acciaio proprio non mi convince per le sue due ali laterali eccessive. Così, in attesa dell’arrivo del cinturino in pelle nero/arancione che gli ho ordinato, provo a sistemargli questo in pelle nera con cuciture bianche e mi sembra già migliorato.

18/8/15

Oggi è arrivato il cinturino che avevo ordinato per lui. In pelle liscia traforata con l’arancione che trapela dai fori e che irrompe dalla cucitura, dai bordi e dai passanti. Sembra proprio fatto apposta per lui.

6/9/15

Fa ancora molto caldo ed il cinturino in pelle si rovina con il sudore. Per ora meglio questo in silicone a diamanti.

25/9/15

Finalmente ha rinfrescato notevolmente e il cinturino in pelle torna in auge. Questo in pelle lucida arancione stampato cocco è ormai un classico.

27/9/15

Per queste ultime giornate calde di inizio autunno niente di meglio che un bel mesh, un’opzione che sto decisamente rivalutando.

15/10/15

L’accuratezza non è eccezionale, una decina di secondi avanti al giorno, ma penso si possa regolare a valori molto più bassi. Ho purtroppo riscontrato un problema più serio per cui l’ho portato dal mio orologiaio: la corona in tutte le posizioni gira con difficoltà oppure slitta. Ultimamente sul primo scatto, quello che permette di selezionare il giorno, si è bloccata costringendomi ad impostare il giorno solo facendo avanzare le lancette del tempo. Tutto ciò è piuttosto strano, perché, apertolo, ho trovato, come promesso dal venditore, un movimento Sea-Gull, il TY2806, variante a 21 rubini del venerabile ST-16, che non dovrebbe dare questi problemi. Adesso la parola è al mio orologiaio. Speriamo bene, perché questo pezzo è uno dei miei preferiti.

13/11/15

Oggi il mio orologiaio me lo ha restituito perfettamente funzionante a fronte di un esborso decisamente modesto. È ancora un po' ruvido nel funzionamento non offrendo quella fluidità dei movimenti migliori, ma tutto funziona e va bene così.

 

20/6/17

È arrivato un mucchio di Nato multicolori e non ho saputo resistere alla tentazione di provargli uno arancione. L'accostamento cromatico è perfetto.

Purtroppo la discutibile forma delle anse lo fanno galleggiare ancora di più sul polso.

Conclusioni:

se si cerca un diver classico, che però non sia simile al solito submariner, questa è un’alternativa interessante. Richiede però un polso abbastanza grande perché a causa della forma della carrure dritta e delle anse lunghe non si appoggia correttamente su un polso medio-piccolo. Materiali e finitura sono nella norma per questa categoria di prezzo e il movimento Sea-Gull è una garanzia. Naturalmente quando parlo di diver mi riferisco alla connotazione estetica: essendo dotato di un’impermeabilità di 50m sarà meglio evitare di portarlo in piscina per una nuotata. Un po' per questa caratteristica, un po' per la forma più raffinata rispetto ai classici diver che lo rende più versatile, viene più facile vestirlo con dei cinturini in pelle anche di tipo elegante. Certo, qualche dubbio sull'affidabilità rimane.

Pro e contro

PRO

Rivisitazione di un classico con materiali e finitura decorosi
Movimento automatico Sea-Gull con fermo macchina e ricarica manuale
Buona leggibilità
Luminescenza accettabile
Bracciale discreto con maglie e finali pieni
Ghiera unidirezionale scorrevole e senza giochi

CONTRO

Forma dritta della carrure che lo solleva troppo sul polso
Impermeabilità ridotta