Sergio Gardoni - Collezionista PMW

Movimento:  Automatico Calibro:  4R36 Complicazioni:  Data, giorno
Diametro cassa:  42,50mm Spessore cassa:  13,40mm Diametro vetro:  32,00mm Larghezza tra anse:  22mm
Da ansa ad ansa:  46,00mm Impermeabile:  100m Peso con bracciale:  155g Acquistato da:  Amazon

 

15/4/21

L'altro giorno appena svegliato ho trovato sullo smartphone una segnalazione di non mi ricordo più quale app che mi comunicava che il Seiko 5KX arancione era disponibile su Amazon al prezzo promozionale di 154€. Era da tempo che osservavo questi nuovi 5 Sports ed in particolare questo con il quadrante arancione, dato che ne ho solamente un altro, l'Orient Ray, di questo colore. Questa gamma di nuove proposte Seiko mi aveva incuriosito, anche per le furiose polemiche suscitate tra gli appassionati, ma ero stato trattenuto dall'acquisto dal fatto che ritenevo il prezzo troppo alto rispetto ai contenuti. Al prezzo proposto sembrava una cosa più accettabile e così ho fatto partire immediatamente l'ordine. Fatto bene perché tre giorni dopo  era risalito a 207€.

L'annuncio avvenuto nel 2019 subito dopo quello della cessazione della produzione dellSKX007/009 presentava una gamma di 27 modelli inseriti nella serie 5 con diversi colori, trattamenti di casse e quadranti, e cinturini. Nonostante l'aspetto praticamente identico agli SKX l'appartenenza alla serie 5 comportava la riduzione dell'impermeabilità a 100m e la perdita conseguente della certificazione ISO 6425. La cosa non fu presa bene dai fan di casa Seiko che gridarono allo scandalo.

Presentatasi l'occasione, ho voluto verificare di persone se tutto questo sdegno fosse meritato. E posso anticipare che la risposta è NO.

Affiancandogli il mio SKX009 non sono riuscito a trovare differenze sensibili nella forma della cassa che sembra identica: è la buona vecchia slim case. Piuttosto avverto dei miglioramenti nella finitura. Sul quadrante gli indici delle ore sono riportati, a bicchierini invece che a pallettoni e anche il marchio SEIKO è riportato invece che stampato. Inoltre le anse sono forate per facilitare il cambio dei cinturini. Infine il salto di qualità ancora maggiore lo troviamo all'interno, finalmente con un movimento moderno come il 4R36 che ha fermo macchina e ricarica manuale. Tanta roba che compensa abbondantemente  quei 100m di profondità persi che in realtà non sono indispensabili per il 99% dei possessori di questa tipologia di orologi.

Nella gamma sono presenti dei quadranti il cui sfondo si differenzia non solo per il colore, ma anche per il diverso trattamento. In particolare questa versione presenta uno sfondo metallizzato, e non opaco come per esempio nell'Orient Ray. Nelle foto non sempre si riesce ad evidenziare questa finitura, ma dal vivo offre bellissimi effetti di luce variandone l'incidenza.

In conclusione, nonostante il suo aspetto appariscente, questo è un tradizionale hommage del terzo componente del classico trio SKX, anzi 7S26 0020, perché anche il primo Monster era un SKX. Il richiamo all'SKX011 è immediato, le uniche differenze sono il testo, la mancanza della perlina luminescente sulla ghiera, la finitura metallizzata e non opaca del quadrante e quella forse più evidente, la mancanza dei puntini sulla ghiera da minuti 20 a 60. Il bordo degli indici delle ore, il bordo dorato delle lancette, la scala dorata della ghiera e la tonalità arancione del quadrante sono gli stessi e a prima vista è veramente difficile distinguerlo dall'SKX0011.

L'orologio è arrivato dentro una scatola di cartoncino grigio avvolto su un cuscinetto di vellutino nero con un etichetta di carta con il codice del modello. La scatola era inserita, assieme al corposo libretto di istruzioni in otto lingue e alla garanzia, in una controscatola di cartone nero con il marchio SEIKO e l'orgogliosa scritta Box Made in China.

La confezione è piuttosto misera per la fascia di prezzo e mi chiedo se Seiko non farebbe meglio a risparmiare eliminando il voluminoso libretto su carta sostituendolo con un equivalente on line come fanno molti produttori di articoli dove le istruzioni sono molto più importanti come stampanti o macchine fotografiche,  impiegando il risparmio su una confezione un po' più dignitosa.

Al tempo dell'annuncio mi avevano colpito tre modelli, l'SRPD77K1, quello verde con il quadrante bugnato e la cassa trattata con hard coating, l'SRPD71K1 con quadrante nero, rehaut bianco, ghiera blu e lume vintage, e questo arancione che ricordava moltissimo l'introvabile SKX011. Quando mi si è presentata l'occasione di acquistare uno di questi tre ad un buon prezzo - alla fine l'ho pagato 103€ grazie ai buoni Amazon - non ho saputo resistere.

Lo sfondo del quadrante ha un colore arancione metallizzato con un lieve effetto soleil sotto certe illuminazioni. Il  rehaut dello stesso colore riporta in stampa dei trattini neri per i minuti rinforzati ogni 5.

Gli indici delle ore sono bordati in color argento che secondo l'incidenza della luce può sembrare nero. Sono di forma ovale a ore 6 e 9, un triangolo rovesciato a ore 12, mentre a ore 3 l'indice è sostituito dalla finestrella leggermente smussata della data in nero su sfondo bianco come per il giorno tranne che per il sabato in blu e la domenica in rosso. Quello che mi è arrivato ha il giorno in inglese e tedesco.

A ore 12 troviamo il marchio SEIKO riportato in caratteri dorati e sotto la nuova stilizzazione che identifica la Serie 5 stampata in nero. A ore 6 la scritta in font calligrafico nero 'Automatic'. Infine sotto l'indice a ore 6 in  caratteri minuscoli illeggibili a occhio nudo c'è il riferimento del modello '4R36 07EA R5 2'.

Le lancette sono quelle classiche dell'SKX (e non solo) e hanno il bordo dorato. Avrei preferito che bordi delle lancette e degli indici fossero dello stesso colore, ma presumo che questa scelta sia stata fatta come un hommage al vecchio SKX011.

Indici e lancette internamente sono di colore bianco che di notte si trasforma in un verde brillante.

Il vetro piatto leggermente incassato rispetto alla ghiera è il classico hardlex di Seiko.

La ghiera unidirezionale ruota senza giochi con la stessa piacevole morbidezza dell'SKX. L'inserto è in alluminio nero con indici dorati in numeri arabi ogni 10 e trattini ai 5 intermedi. Per gli altri minuti abbiamo dei puntini fino ai 20 a differenza dell'SKX dove i puntini sono presenti fino ai 60.

A minuti 60 spicca un triangolo rovesciato senza alcuna luminescenza.

Da questa prospettiva è ben visibile la tridimensionalità offerta dagli indici e dal marchio SEIKO riportati. Si può anche apprezzare il perfetto allineamento di ghiera, rehaut e quadrante.

La vista laterale evidenzia l'andamento morbido della carrure, e la corona a scatto ben inserita nelle sue protezioni. Come per l'SKX la corona è senza logo mentre le anse invece sono forate. È stata mantenuta la doppia fila di bugnature sull'esterno della ghiera.

Il fondello vetrato lascia vedere il movimento 4R36. La cosa è stata aspramente criticata dai puristi in quanto non adatta per un diver, ma dato che non si tratta di un diver e che comunque non pregiudica l'impermeabilità di 100m, questa soluzione sarà sicuramente apprezzata dai neofiti che avranno la possibilità di vedere in azione il movimento, spettacolo sempre interessante anche se qui non troviamo il livello di finitura interna tipica degli orologi svizzeri.

Il bracciale di tipo Oyster è di discreta qualità. Le maglie piene hanno adeguato spessore (3,5mm) e sono rifinite con un'eccellente satinatura mentre  i bordi laterali esterni sono lucidati. Non ho riscontrato nessun bordo vivo o tagliente come capita talvolta con i bracciali cinesi.

I finali non sono pieni, ma la cosa che più mi disturba è che, pur ripetendo perfettamente il profilo delle anse,rimangono più incassati di un mezzo millimetro.

La chiusura lucida stampata con marchio inciso ha il dispositivo di sicurezza, chiude e apre senza problemi e dispone di quattro fori per le microregolazione.

La regolazione in lunghezza si effettua con il pratico sistema dei perni a pressione.

Al polso dona le stesse sensazioni offerte dallo SKX, dimensioni ragionevoli ed un appoggio confortevole.

La luminescenza è eccellente. Manca. è vero, la perlina sulla ghiera, ma l'intensità è addirittura superiore a quella dello 009.

Conclusioni

Questo orologio è stato presentato nel 2019 poco dopo l'annuncio da parte di Seiko della fine della produzione dell'SKX007/9. Questa coincidenza temporale ha fatto esplodere una polemica esasperata da parte degli appassionati. Molti, dato il momento e l'estetica praticamente uguale, hanno pensato che questo fosse il successore di quello che forse è stato il più amato diver di casa Seiko e sicuramente il più longevo. La sostituzione della corona a vite con una a pressione e la conseguente impermeabilità ridotta a 100 metri e la non più rispondenza alle norme ISO 6425 hanno fatto gridare al sacrilegio e alla fine in tutti i circoli benpensanti il neonato è stato considerato una schifezza con qualcuno che è arrivato a definirlo un fashion watch.

Credo che in realtà le cose non stiano proprio così. Probabilmente Seiko ha voluto alzare la soglia di ingresso dei propri diver entry level che ora sono il Turtle e il Samurai, per poter ampliare l'offerta dei simildiver nella gamma dei Seiko 5 economici con dei prodotti praticamente uguali a livello estetico ad una icona storica, ma a costi ridotti tagliando funzionalità che per la stragrande maggioranza del pubblico cui è rivolto questo orologio sono inutili. D'altronde si sa che oggi il 99% dei proprietari di SKX li indossa per andare in ufficio o al massimo per una nuotatina in superficie, attività che si possono effettuare tranquillamente anche con i nuovi 5KX.

A questo punto penso sia opportuno fare un confronto diretto tra i due modelli.

Estetica: molto simile a quella dell'SKX, a parte le varianti cromatiche e la tridimensionalità del quadrante.

Finitura: mentre il vecchio presenta un quadrante opaco con indici stampati, il nuovo sfoggia  diversi trattamenti dello sfondo del quadrante con marchio Seiko e indici delle ore riportati, inoltre le anse forate facilitano il cambio di cinturino e il fondello vetrato permette la vista del movimento senza pregiudicare l'impermeabilità dichiarata.

Meccanica: qui il nuovo vince a mani basse con un movimento moderno che pur mantenendo robustezza e affidabilità del 7S26 offre finalmente fermo macchina e ricarica manuale.

Versioni disponibili: a fronte delle due dell'SKX (nero e pepsi più l'arancione praticamente introvabile) con bracciale Jubilee o il tremendo cinturino da palombaro in plastica rigida, il nuovo modello viene offerto in 27 versioni con varie combinazioni di colore, trattamento del quadrante e della cassa, cinturini e bracciale, quest'ultimo in solo stile Oyster.

Funzionalità: Ok il nuovo non è un diver, vite a pressione, impermeabilità a 100m e mancanza della perlina luminosa sull'inserto ghiera gli impediscono di essere classificato come tale, ma non di essere usato per una nuotatina in superficie o per qualche tuffo purché si abbia l'accortezza di evitare quello dal trampolino di 10 metri. In pratica, per chi non è un sommozzatore, può essere usato in tutte le circostanze quotidiane senza problema, anzi con la comodità di non dover svitare/avvitare la corona per ogni impostazione che si renda necessaria.

La conclusione che posso trarre a questo punto è che, a meno ché non si abbia bisogno di uno strumento da impiegare per un'immersione, nell'uso comune il nuovo è superiore sotto tutti gli aspetti al vecchio e quindi non vada né demonizzato né disprezzato.

Però… c'è un'ultima considerazione da fare: il prezzo. E qui non andiamo troppo bene. Questo nuovo modello ha un prezzo medio che si è posizionato a livello di quello dell'SKX prima dell'annuncio di fine produzione (poi il prezzo dell'SKX è schizzato alle stelle). Ora se andiamo a vedere cosa si può acquistare con 220€ troviamo per esempio l'Orient Kamasu, orologio di ben altro livello, con finitura e movimento equivalenti se non superiori, ma con impermeabilità di 200m e vetro zaffiro. Mentre con poco più della metà si può acquistare un Orient Mako oppure Ray di qualità equivalente, ma con impermeabilità a 200m. Se poi non badiamo al marchio, ma solo alla sostanza, con un terzo di quella cifra troviamo un Invicta 8926OB con caratteristiche simili a parte la luminescenza parecchio inferiore, ma con impermeabilità a 200m.

Concludendo, l'orologio è bello, ben rifinito, con un ottimo movimento, probabilmente anche facilmente rivendibile, ma confrontandolo con la concorrenza, specie quella di Orient, ritengo sia overpriced e quindi consiglierei l'acquisto solo in caso di un'offerta promozionale come quella capitata a me.

Pro e contro

PRO
Buon livello di finitura
Luminescenza potente
Movimento automatico affidabile e piuttosto preciso con fermo macchina e ricarica manuale
Buona leggibilità
Operazione ghiera e corona fluida
Allineamento ghiera/rehaut/quadrante perfetto

CONTRO
Impermeabilità relativamente ridotta